SACILE. «Velo ok regolari su autostrade e strade extraurbane principali, oppure su altri assi viari individuati con decreto del prefetto di Pordenone». Raffaele Vairo emerito giudice di pace alza il sipario dei dubbi. «Illegittimo è l’eventuale accertamento del superamento dei limiti di velocità – conferma –. Nelle strade extraurbane secondarie e strade urbane di scorrimento la loro collocazione è possibile se le vie sono individuate con decreto». Il Comune ha messo in campo il progetto “Noi sicuri” per mettere a regime nei punti di maggior criticità, i sistemi di prevenzione e controllo della velocità (delibera numero 219 del 12.11.2012). I Velo ok arancioni servono a frenare la guida spericolata. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (parere n. 4295 del 24.07.2012) ha chiarito che l’utilizzo di simili congegni è possibile solo se al loro interno sono collocate apparecchiature regolarmente omologate. E nei casi previsti dal Codice della strada. Il primo febbraio sono scattate le sanzioni per eccesso di velocità misurato con le sette colonnine arancio Velo ok. «Ben vengano le iniziative finalizzate a sanzionare i comportamenti irresponsabili che provocano pericoli ai cittadini – Vairo approva la decisione del Comune di Sacile di fare ruotare gli autovelox nelle sette colonnine –. Ma serve l’autorizzazione della prefettura». In vie Ronche, viale della Repubblica, viale Trento, via Curiel, via Flangini, in Via Bertolissi e via Villorba. «I Velo ok sono dei contenitori – indica Vairo – per dispositivi elettronici rilevatori di velocità. Non possono essere finalizzati a “fare cassa”, ma per colpire severamente le violazioni.

Da Il Messaggeto Veneto:

Sacile Velo ok, il giudice_ sono regolari, ma non per far cassa - Cronaca - Messaggero Veneto